Le architetture tradizionali dei medaus e dei furriadroxius sulcitani nelle configurazioni con cui si presentano attualmente derivano, nella maggioranza dei casi, dall’aggregazione, secondo un numero limitato di regole di sviluppo, di volumi elementari di base, dalle forme archetipiche. Negli aggregati edilizi che costituiscono i medaus prevale il carattere orizzontale dei corpi di fabbrica che, di norma, si sviluppano su un unico livello, con spessore semplice e secondo allineamenti preferenziali. È possibile sintetizzare l’accrescimento dei tipi edilizi di base a due e a tre cellule allineate attraverso quattro modalità elementari ricorrenti sul territorio sulcitano.
- accrescimento lungo l’asse di sviluppo originario
- accrescimento secondo l’asse ortogonale all’asse originario
- accrescimento per giustapposizione di un nuovo sistema di due o più cellule allineate
- accrescimento in altezza (più raro)
Nel primo e nel secondo caso l’unità edilizia di base può essere incrementata con una, due o più cellule anche in tempi differenti. Le geometrie e le proporzioni dei volumi aggiuntivi non sono sostanzialmente differenti da quelli originari ma possono essere disposti su livelli diversi in funzione dell’orografia del sito. L’accrescimento per giustapposizione deriva, invece, dall’accostamento di un corpo di fabbrica aggiuntivo a quello originale secondo un asse di sviluppo parallelo al primo. Si tratta dello sviluppo della biecellula o della tricellula di base disposte sia al centro lotto che su filo strada. Il corpo di fabbrica complessivo raddoppia il suo spessore ma il volume originario e quello aggiunto, essendo semplicemente accostati, sono perfettamente riconoscibili. Questa modalità di sviluppo, infatti, solitamente non presuppone la fusione dei due corpi di fabbrica che mantengono inalterate forme e dimensioni. L’impianto planimetrico che ne deriva può essere a tre o più cellule disposte su due file. Il caso più semplice di accrescimento è dato dalla giustapposizione di un solo vano al corpo di fabbrica originario (schema complessivo a tre cellule), ma si registrano casi di raddoppi completi di entrambe le cellule di base (schema a quattro e a sei cellule) e, anche se più raramente, di aggiunte di corpi di fabbrica nuovi di dimensioni maggiori rispetto a quello di base. Il nuovo corpo di fabbrica non supera mai in altezza quello preesistente e viene configurato con uno schema di copertura a due falde o più recentemente con copertura piana. In alcuni casi (medau Acqua Cadda, Barrua de Basciu, medau Garau, solo per citare alcuni esempi significativi in questo senso) è stata documentata la fusione completa dei corpi di fabbrica che vengono sormontati da un’unica copertura a due falde. Lo sviluppo in altezza, in generale meno frequente, interessa più spesso l’edilizia disposta a filo strada e comporta l’aggiunta di un livello completo, o più spesso, di un sottotetto praticabile da adibire a deposito di derrate alimentari, o eventualmente, abitabile. Sono state riscontrate inoltre, diverse forme più articolate di accrescimento, in particolar modo nei medaus di grandi dimensioni, in cui più il nucleo originario si è sviluppato secondo più modalità elementari dando forma a complessi edilizi ad impianto cruciforme e a recinto chiuso. Nel primo caso, la biecellula o la tricellula di base disposte in posizione baricentrica rispetto al lotto, si accrescono secondo assi ortogonali e paralleli alla direttrice di sviluppo dell’unità originaria. Questo schema evolutivo, abbastanza diffuso in quasi tutti gli insediamenti dispersi del Sulcis (si vedano ad esempio i medaus di Acqua Cadda, Is Vaccas, Is Carillius nei pressi di Santadi), da luogo a un sistema complesso a impianto cruciforme in cui a ciascun braccio corrisponde una specializzazione funzionale differente: il nucleo originario a due o tre cellule allineate conserva la destinazione residenziale, mentre sul retro trovano collocazione gli annessi rustici per il ricovero degli animali domestici e da lavoro; i bracci frontali sono destinati ai depositi di derrate e agli spazi di trasformazione dei prodotti. Il corpo di fabbrica complessivo occupa lo spazio secondo logiche di sviluppo radiali, introducendo una nuova gerarchia dello spazio Sviluppo lungo l’asse del corpo di privato: sul retro si concentrano le attività più direttamente legate al lavoro sui campi mentre la corte antistante, che raramente è divisa dalla strada, acquista il ruolo di spazio di relazione semi- pubblico. Questa forma di incremento, nell’ambito delle singole unità, costituisce una prima fase di un modello di sviluppo più complesso che comporta modalità aggregative di scala più ampia, che può coinvolger più abitazioni fra le quali si generano nuove relazioni gerarchiche. L’accrescimento secondo la logica del recinto chiuso, invece, deriva della biecellula o della tricellula di base disposte a fondo o al centro lotto o anche a filo strada, attraverso lo sviluppo combinato lungo il perimetro del lotto. Questo schema evolutivo, da luogo a un sistema chiuso attorno a una corte, in analogia a quanto accade nei villaggi rurali di altri ambiti regionali. Lo spazio privato della corte è nettamente separato dai percorsi pubblici ed è di esclusiva pertinenza dell’abitazione, soprattutto quando l’unità si trova in una posizione baricentrica rispetto al medau. I corpi di fabbrica variamente distribuiti attorno al recinto assumono differenti funzioni, ma sono essenzialmente destinati al ricovero del bestiame domestico, al rimessaggio degli attrezzi da lavoro e allo stoccaggio delle derrate alimentari. Nell’articolazione dei medaus acquistano un particolare rilievo gli spazi lavorativi aperti che sono costituiti generalmente dal sistema di logge, tettoie, recinti vegetali o murati destinati alla trasformazione e lo stoccaggio dei prodotti dell’attività agro-pastorale e il ricovero del bestiame. Questi elementi assumono una connotazione particolarmente arcaica e costano di elementari tettoie ad ordito ligneo addossate su setti murari in pietra a vista, oppure di semplici recinti realizzati con muri a secco di delimitazione di spazi gerarchicamente differenti per le greggi e per il bestiame da lavoro.
Pagina aggiornata il 23/02/2024