L’architettura dei medaus e dei furriadroxius ha come elemento di base la cellula edilizia muraria che, al tempo stesso, rappresenta sia il modulo distributivo e aggregativo, che il modulo strutturale di riferimento. In relazione al rapporto che i volumi costruiti instaurano con i percorsi pubblici è possibile distinguere fra edilizia che si attesta al filo strada e edilizia che se ne discosta, disponendosi in posizione più o meno baricentrica rispetto al lotto di pertinenza. In entrambi i casi si individuano sostanzialmente due tipi edilizi di base rispettivamente a impianto planimetrico bicellulare e a tre cellule allineate, sviluppati su un livello. La bicellula disposta a fondo o al centro del lotto, con sviluppo su un solo livello è il tipo edilizio di base che definisce, più di ogni altro, l’habitat disperso del Sulcis. Nonostante le sue minime dimensioni, è ancora oggi molto diffusa sia in forma isolata a presidio della proprietà agraria, sia nei sistemi con un maggior grado di accentramento, in cui spesso costituisce il nucleo originario di aggregazioni più complesse. Il corpo di fabbrica residenziale, può essere collocato, secondo due varianti analoghe, lungo un asse parallelo alla strada oppure ortogonale ad essa, in modo tale che la corte risulti sistematicamente esposta a meridione. Il sistema di aperture, di norma ridotto a una porta e una finestra di dimensioni contenute o, al più a due porte, è collocato sul lato che fronteggia la corte e quindi esposto a sud secondo uno schema tipico in Sardegna nell’architettura di ambito rurale.
L’abitazione si sviluppa al piano terra ed è costituita da due vani, la cucina e un ambiente pluriuso (camera da letto, deposito di derrate, ricovero per il bestiame domestico). La bicellula disposta sul filo strada, con sviluppo su un solo livello, invece, è un tipo edilizio diffuso nei medaus e nei furriadroxius di maggiori dimensioni che presentano un più spiccato carattere di accentramento e le prime forme di aggregazione urbana. Si configura come un modello abitativo che regola il rapporto fra spazio pubblico e privato attraverso l’affaccio diretto della casa su strada. Questo schema, abbastanza usuale in ambiti accentrati anche nel Sulcis (si vedano ad esempio i centri di Santadi, Nuxis, San Giovanni Suergiu), diventa più raro negli insediamenti dispersi a carattere rurale. In questo tipo edilizio l’esposizione della corte assume un ruolo meno decisivo rispetto ai modelli disposti a fondo lotto, perché il corpo di fabbrica residenziale dispone del doppio affaccio, sia su strada che sulla corte. La bicellula sul filo strada presenta due varianti in funzione delle diverse possibilità di accesso alla corte: nella prima il corpo di fabbrica principale si estende per l’intera larghezza del lotto e la corte può essere accessibile direttamente solo di lato o sul retro; nella seconda l’accesso carrabile alla corte dalla strada, di solito realizzato con un cancello a doghe di legno, è diretto e posto affianco alla residenza che, di conseguenza, non occupa tutta la larghezza del lotto. Per quanto concerne gli aspetti distributivi e funzionali dell’abitazione e le modalità di delimitazione della proprietà non ci sono sostanziali variazioni rispetto alla bicellula al centro o sul fondo lotto. La tricellula disposta in posizione baricentrica rispetto al lotto, con sviluppo su un solo livello, analogamente alla bicellula con uguale disposizione, rappresenta anch’essa un tipo edilizio di base ricorrente negli insediamenti dispersi sulcitani. Si tratta di un modello abitativo che nella stecca costruita a spessore semplice, con prevalente sviluppo orizzontale, ritrova il suo carattere formale principale. Il corpo di fabbrica residenziale, può essere collocato anche in questo caso, secondo le due varianti lungo un asse parallelo alla strada oppure ortogonale ad essa. Lo schema planimetrico, di norma simmetrico, è costituito da tre vani. La cucina occupa il vano centrale ed è direttamente collegata alla corte attraverso la porta di ingresso. I due vani laterali sono destinati, di volta in volta, ad usi differenti (camere, depositi etc.). Anche in questo tipo le aperture sono collocate sul lato che fronteggia la corte e quindi esposte a sud. La copertura dell’edificio è usualmente a due falde uguali di pari pendenza con linea di colmo secondo la direttrice di sviluppo del corpo di fabbrica. In numerosi casi le due falde proseguono oltre una delle testate a coprire un vano rustico, aperto sulla corte, destinato a ricovero del bestiame domestico. Analogamente alla bicellula, anche la tricellula disposta sul filo strada, con sviluppo su un solo livello, è un tipo edilizio diffuso nei medaus e nei furriadroxius di maggiori dimensioni che presentano un più spiccato carattere urbano. La concezione distributiva di questo tipo edilizio, che si traduce in una stecca costruita a spessore semplice costituita da tre cellule edilizie in successione lungo il fronte strada, determina un paesaggio urbano a prevalente carattere orizzontale. L’impianto planimetrico è simmetrico e il vano centrale, di solito la cucina o la sala, è l’unico collegato direttamente comunicante con la strada e con la corte. Per quanto concerne gli aspetti legati all’esposizione, alle modalità di accesso alla corte retrostante non ci sono sostanziali variazioni rispetto alla bicellula su filo strada e alla tricellula a fondo o al centro lotto. Occorre sottolineare, inoltre, che l’edilizia a filo strada dei medaus sulcitani presenta numerose analogie con l’architettura tradizionale di altri ambiti del territorio regionale (Campidano settentrionale) e mediterraneo, (in particolare dell’Alentejo e dell’Algarve nel Portogallo meridionale). La copertura dei corpi di fabbrica a spessore semplice, in tutti i tipi edilizi di base, prescinde dalla disposizione rispetto al lotto ed è usualmente a due falde uguali di pari pendenza con linea di colmo secondo la direttrice di sviluppo del volume costruito. Come in altre regioni del bacino del Mediterraneo, non è raro che una pergola a struttura metallica o lignea sia disposta sul fronte principale, allo scopo di ombreggiare la cucina. Il perimetro del lotto può essere nettamente distinto dal percorso pubblico attraverso un muro a secco oppure, più semplicemente, per mezzo di siepi o di essenze arboree, come l’olivo.
Pagina aggiornata il 23/02/2024