Materiali e tecniche della costruzione premoderna


Come sempre è accaduto in epoca premoderna, anche negli insediamenti dispersi dei medaus e dei furriadroxius del Sulcis, legati direttamente all’ambito agro-pastorale, l’attività edificatoria si è fondata sull’impiego quasi esclusivo di materiali naturali; qui come in altre aree della Sardegna, inoltre, l’investimento di risorse da parte delle maestranze è stato ridotto al minimo e, di conseguenza, il grado di lavorazione dei materiali è stato quello strettamente necessario per la corretta posa in opera degli elementi costruttivi. La sapiente conoscenza e applicazione di tecniche antiche consolidatesi nel tempo attraverso l’esperienza pratica e quotidiana del cantiere e una continua attività di manutenzione, infatti, piuttosto che una più specialistica trasformazione del materiale, hanno garantito la lunga durata delle costruzioni e costituiscono due elementi ricorrenti dell’edilizia tradizionale di queste aree. L’architettura pre-moderna del Sulcis, ancor più se si considera quella dei furriadroxius e dei medaus, analogamente a quanto si verifica in gran parte delle aree mediterranee, è essenzialmente architettura di terra, pietra e legno (e di pochi altri materiali da essi derivati), essendo queste le materie prime maggiormente diffuse sul territorio e perciò quelle più facilmente reperibili ed economicamente vantaggiose.

Tuttavia l’ambito territoriale sulcitano presenta differenti varianti morfologiche e culturali che introducono, pur all’interno di un quadro generale di sostanziale omogeneità di caratteri architettonici, alcune varianti nei materiali e nelle tecniche costruttive tradizionali. La costruzione di questi ambiti, storicamente, si fonda sul principio dell’assemblaggio a secco degli elementi: la casa pre-moderna può essere assimilata a una grande scatola di montaggio in cui solo il muro è elemento di lunga durata e di continuità per l’edificato. Tutto il resto - le strutture e i manti di copertura, i solai intermedi, le poche ed essenziali finiture - può essere smontato e rimontato in qualunque momento senza mettere in discussione l’efficienza del sistema del complessivo. Le tecniche da costruzione, governate da principi generali di economia e risparmio di risorse, assumono dunque una connotazione di ambito strettamente locale in funzione dei materiali disponibili sul territorio. Pertanto si incontrano centri in cui la dominante materica è unica, come nel caso dei medaus interamente costruiti di scisto, di granito, oppure di terra cruda, ma anche insediamenti a tecniche miste, in cui si verificano interessantissime commistioni materiali e tecnologiche fra scisto, granito e terra cruda.

Pagina aggiornata il 23/02/2024

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri