Il Gerrei, al contrario del Sarrabus, è formato prevalentemente da rocce metamorfiche a varia tessitura, con forme più dolci, anche se talvolta con forti pendenze, e le aree più elevate in quota risultano per lo più spianate, pianeggianti ed ondulate. Questo fatto ha favorito lo sviluppo più intenso dell’allevamento sia ovino che caprino, diversamente da quello del Sarrabus. I suoli sulle superfici spianate sono di spessore limitato e vengono utilizzati per il pascolamento, come avviene ovunque. In passato queste superfici potevano essere coltivate per la produzione di cereali, per l’alimentazione umana o per il bestiame. I suoli sulle pendici sono spesso posti in “catene” con suoli poco evoluti (Entisuoli) nelle aree a forte pendenza e dove si è verificata una maggiore erosione, mentre i suoli più evoluti (Inceptisuoli), si ritrovano dove è presente una copertura boschiva, e i suoli ancora più evoluti (Alfisuoli) si sviluppano sui depositi di versante. Da sempre su questi ultimi è stata praticata la viticoltura, grazie alla presenza di orizzonti illuviali che consentono una certa riserva idrica. I vigneti vennero abbandonati a seguito della scomparsa parziale o totale del suolo per erosione e per l’emigrazione soprattutto dopo la seconda guerra mondiale. Di questa attività rimangono i segni, ossia campi con muri “a secco” di recinzione, con abbondanza di scheletro, roccia affiorante e suoli di spessore minimo. I vigneti si sono fortemente ridotti come superfici e limitati ad alcune aree, a causa dell’abbandono, dell’emigrazione e per l’alto costo di gestione. La qualità del vino è tale che rende auspicabile un rilancio come prodotto di nicchia, di alto interesse economico. La maggior parte del territorio del Gerrei è quasi privo di boschi; si riscontrano su delle superfici limitate esposte a Nord, e sulle aree di proprietà comunale gestite dall’Ente Foreste. L’attività dell’Ente è stata rivolta alla rigenerazione dei luoghi, con risultati di grande interesse. Il Gerrei è una zona fortemente interessata dagli incendi per ampliare le superfici a pascolo, data la prevalenza degli ovini rispetto agli altri animali. Ad ogni incendio corrisponde un processo di erosione, una perdita di fertilità e una diminuzione delle capacità produttive. Dopo un certo numero di incendi si assiste ad un processo di desertificazione. Il grande problema del Gerrei è dato dall’eccessivo carico di bestiame rispetto al numero mantenibile con le risorse naturali. Le aree alluvionali sono limitate alle valli del Flumendosa con suoli a diverso grado di sviluppo e dove è fortemente diffusa la viticoltura.

Pagina aggiornata il 23/02/2024

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