Sotto l’aspetto litologico la Gallura è formata quasi esclusivamente da rocce intrusive di diverso tipo che a loro volta influenzano sensibilmente i suoli, le forme, le coperture, l’agricoltura, la selvicoltura, l’allevamento. Il bosco si sughera costituisce l’aspetto ambientale più caratteristico dell’intero territorio. Le forme dipendono dal grado di alterabilità delle rocce, infatti dove i litotipi sono più litoidi e compatti le forme diventano più aspre e con forti pendenze. La tipologia pedologica viene ugualmente influenzata dalla forma e dal grado di alterazione. Sulle forme più dolci si hanno suoli profondi, con orizzonti cambici e talvolta argillici, specialmente nei depositi di versante, nelle conoidi e nei glacis (Inceptisuoli, Alfisuoli). Le alluvioni più antiche presentano suoli con un certo grado di illuviazione (Alfisuoli) o privi di un profilo differenziato (Entisuoli, Fluvents). Tutti i suoli tendono all’acidità e questo ha determinato una copertura a querce da sughero, associata alla macchia dominata da cisto. Quest’ultima specie può influire decisamente sulla acidità dei suoli e quindi caratterizzare maggiormente la biodiversità. Il paesaggio vegetale boschivo tende a degradarsi per vari interventi antropici (incendi, arature) che portano ad una erosione più o meno intensa. L’introduzione di specie esotiche spesso aumenta il degrado del suolo. Il problema della conservazione della sughera è oramai drammatico, in quanto tende a ridursi in tutti i paesi dove esiste; in Portogallo, in Marocco, in Tunisia le superfici si riducono di anno in anno, con gravi danni all’ambiente, al paesaggio ed all’economia. Deve essere messo ben in evidenza che questa specie vive esclusivamente nell’area mediterranea, ed in alcuni paesi e regioni è quasi scomparsa. La tutela, la salvaguardia e la rigenerazione deve rappresentare in Sardegna una priorità. L’agricoltura è caratterizzata dalla viticoltura e dall’allevamento. Nella viticoltura un ruolo importante ha avuto la selezione e la produzione di vini di qualità, valorizzando le cultivar “vermentino”, ora diffusa in molte aree della Sardegna. L’allevamento è stato prevalentemente ovino e bovino in aziende spesso di buone dimensioni, dove insistono gli insediamenti sparsi di notevole interesse paesaggistico. Nel complesso l’agricoltura gode di una discreta salute, favorita da buoni mercati.

Pagina aggiornata il 23/02/2024

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri