Il riconoscimento delle matrici costitutive degli elementi strutturanti il paesaggio rurale


Recinti, siepi, filari, piantate, percorsi, infrastrutture stradali e idrauliche, nonché altri elementi presenti nel paesaggio rurale costituiscono fattori decisivi al fine di delineare, anche per casi di studio, ulteriori elementi delle “Linee guida”. Si tratta in generale di elementi di grande significato culturale e formale, sostanziali nel caratterizzare i paesaggi rurali, benché “deboli” nello statuto normativo della pianificazione ordinariamente vigente. Inoltre, molti dei fattori che generano questi paesaggi, specialmente nella componente colturale, sono soggetti al variare delle condizioni economiche, istituzionali, sociali e tecnologiche, per cui la “convenienza”, collettiva e individuale, alla loro permanenza o modificazione è spesso sottratta alle decisioni degli organi di tutela e gestione locale, e dipende da condizioni di mercato o da particolari andamenti degli incentivi alle produzioni. Comunque, in una logica secondo la quale la prevalenza dei temi del paesaggio anche nelle politiche dello sviluppo locale è riconosciuta e perseguita con coerenza, si dovrà:

  • anzitutto stabilire le priorità delle trame storiche e ambientali, definendo l’obiettivo dellaprevalente permanenza delle tracce dell’insediamento tradizionale;
  • conseguentemente, definire le condizioni strutturali per questa permanenza, comprensive ove necessario (cioè in presenza di paesaggi rurali in crisi, incapaci di autosostenersi) dei necessari sostegni e integrazioni
  • attivare le pratiche di tutela e gestione che ne conseguono, precisando le metodologie per il recupero e la progettazione sostenibile delle trame del paesaggio rurale

Alcune delle misure rivolte alla “conservazione della memoria storica” delle trame del paesaggio rurale sono già contenute nella prima proposta di normativa per il Piano Paesaggistico regionale, ad esempio attraverso i seguenti lineamenti:

"[…]

  1. conservare i tracciati viari rilevabili dalla cartografia storica senza alterazioni dei manufatti
  2. assicurare la manutenzione dei manufatti con il consolidamento ovunque possibile del fondo naturale e dei caratteri tipologici originari
  3. conservare, anche nella viabilità statale e provinciale dismessa, le case cantoniere, ponti storici e “opere d’arte” in genere
  4. conservare eventuali muri e recinti laterali, cippi paracarri, miliari, selciati
  5. evitare le palificazioni per servizi di rete (promuovendo la sostituzione di quelle esistenti con cavidotti interrati) e la cartellonistica pubblicitaria, regolamentando al contempo opportunamente la segnaletica stradale e turistica
  6. prevedere per i tracciati ferroviari storici la conservazione degli elementi strutturali quali il tracciato, le stazioni, i caselli, i ponti, le gallerie, le opere d’arte ferroviarie, nonché gli elementi complementari dell’edilizia ferroviaria quali le pensiline, le strutture in ghisa o ferro, le torri dell’acqua, le fontane etc…

[…]"

Altre misure sono dirette invece a regolare la natura dei nuovi interventi infrastrutturali in termini di qualità dell’inserimento paesaggistico:

  1. Definire fasce di rispetto di adeguata ampiezza in relazione allo stato dei luoghi ed in modo da contemperare le esigenze di tutela paesaggistica con la funzionalità
  2. Prevedere specifici divieti di apporre cartellonistiche che intercludano o compromettano la panoramicità e l’assetto culturale delle vedute
  3. Limitare le edificazioni che interferiscano con la panoramicità dei siti, o adottare provvedimenti atti ad assicurare le visuali rispetto ai manufatti di un opportuno intorno
  4. Assumere provvedimenti di mitigazione delle situazioni critiche
  5. Assumere opportune cautele nelle piantumazioni, in modo che non intercludano le vedute stesse
  6. Prevedere forme di illuminazione stradale che non incidano con i loro manufatti lineari con le vedute, diradando o eliminando le palificazioni e comunque non in corrispondenza dei punti panoramici
  7. Prevedere installazioni e arredi che rispondano alle medesime caratteristiche di panoramicità

In generale, si dovrà mettere a punto una metodologia che consenta di connettere strettamente il riconoscimento delle valenze paesaggistiche, da considerarsi come invarianti, con le procedure di progettazione sostenibile degli interventi, con approcci che riconoscano la responsabilità architettonica e paesaggistica dei progetti edilizi, agronomici e infrastrutturali sul territorio rurale.

Pagina aggiornata il 23/02/2024

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