Porte – Scheda P1


Schema a trilite con architrave ligneosu stipiti in trovanti lapidei

Porta con schema strutturale elementare a trilite disomogeneo, con stipiti realizzati in trovanti lapidei (trachite, tufo, scisto o arenaria) e architrave ligneo naturale (abbastanza di frequente) o lavorato. La continuità del muro sovrastante deve essere ripristinata per tutto il suo spessore e quindi è necessario ricorrere a più elementi di legno affiancati, dando luogo a differenti varianti in funzione della loro sezione resistente; il caso più semplice è rappresentato dall’impiego di tre o anche quattro tronchi a sezione naturale pseudo circolare, senza distinzioni tra interno e esterno ma non è raro imbattersi, quando la luce dell’apertura è contenuta, nella soluzione che prevede l’utilizzo affiancato di tronchi all’esterno e robuste tavole all’interno. Non sono previsti dispositivi di scarico. La soglia è costituita da un blocco lapideo di grandi dimensioni sbozzato o squadrato; l’infisso è in legno generalmente a una anta, con sportello superiore apribile. Questo tipo di base è particolarmente diffuso nelle abitazioni più antiche e povere e presenta un grado di lavorazione e di finitura ridotto al minimo. Usualmente il paramento murario esterno era mantenuto a vista ma, come del resto in altri ambiti mediterranei, era prassi intonacare a calce e imbiancare l’imbotte dell’apertura costituendo una sorta di cornice bianca attorno alla porta. Le dimensioni dell’apertura sono sempre mini- me, raramente, infatti, si superano 80 cm di larghezza e 2.00 m di altezza.

Pagina aggiornata il 23/02/2024

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