Murature – Scheda M3


Mattoni di terra cruda

La muratura di due teste in mattoni di terra cruda (ladiri) è diffusa trasversalmente in tutto l’ambito territoriale del Sulcis. Il mattone deriva dall’essicazione naturale al sole di un impasto di terra, acqua e paglia posto in uno stampo di legno detto su sestu. Le dimensioni dei mattoni di 10x20x40 cm sono standardizzate e ricorrenti in tutto il territorio regionale anche se nel Sulcis sono stati riscon- trati casi singolari di mattoni con proporzioni in rapporto 1:1:2 e dimensioni 17x17x35 cm. I mattoni sono disposti di testa e sfalsati di 1/ 2, solo di rado si utilizzavano muri a tre teste per i piani terra e ancor meno frequentemente si faceva ricorso all’apparecchiatura gotica. In gran parte degli insediamenti di pianura l’in- tero edificio, a uno o due piani, è costruito con la tecnica del muro in mattoni di terra cruda. Nelle zone collinari l’uso del crudo prevale nelle sopraelevazioni, mentre nei medaus e nei pic- coli centri urbani a carattere più marcatamente montano viene impiegato per realizzare i divisori interni (muri a una testa con mattoni disposti di fascia a giunti sfalsati di una testa fra i diffe- renti ricorsi) e, più raramente, per i muri di spina. La malta di allettamento fra i mattoni è an- ch’essa un impasto di argilla e acqua dello spessore variabile tra 1 e 2 cm. La superficie superiore dei mattoni viene opportunamente inumidita prima di ricevere il letto di malta di terra necessario ad accogliere il corso succes- sivo, al fine di migliorare le capacità coesive della malta. L’intero corpo murario è protetto con intonaco di terra eventualemente stabilizzata con calce di spessore variabile intorno ai 2 cm.

Pagina aggiornata il 23/02/2024

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