Coperture – Scheda C1


Schema a due falde con setti murari e orditura doppia

Si tratta dello schema di copertura maggiormente diffuso in tutto l’ambito territoriale del Sulcis, quando il passo strutturale del vano, inclusi gli spessori delle murature, è compreso fra 4 e 6 metri. Il carico proveniente dal tetto, attraverso la struttura lignea costituita dalla trave di colmo, dagli arcarecci e dai travicelli, viene ripartito sui quattro setti murari che definiscono la cellula edilizia. Sui setti trasversali (di testata o interni) si dispongono, oltre alla trave di colmo, anche uno o due arcarecci per ciascuna falda che fungono da rompitratta per i travicelli ad essi ortogonali, disposti con interasse compreso fra 50 e 80 cm. Il piano di copertura è realizzato con l’incannicciato, appoggiato sui travicelli e legato con l’ausilio di grosse canne (diametro non inferiore a 25 mm) dette canne maestre, disposte parallelamente ai travicelli stessi con interasse di circa 50 cm. Nelle costruzioni più recenti l’incannicciato può essere sostituito da un tavolato ligneo. Il manto di copertura è in coppi sardi posati direttamente sull’incannicciato (originariamente) oppure su uno strato di allettamento di terra, eventualmente stabilizzata con calce (più di recente) che funge anche da coibente termico.

Pagina aggiornata il 23/02/2024

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri