Le Domus de Janas riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità

Le Domus de Janas riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità

Descrizione

Il 12 luglio 2025 resterà una data storica per la Sardegna e per l’Italia intera: le Domus de Janas sono state ufficialmente riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Un traguardo straordinario, frutto di un lavoro corale che ha visto la partecipazione attiva di enti, istituzioni e comunità locali.

A Parigi, durante la sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, erano presenti i rappresentanti dell’Associazione CeSIM Sardegna, della Rete dei Comuni delle Domus de Janas – con il Comune di Alghero capofila – e dell’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura.

Un riconoscimento che premia non solo il valore archeologico e culturale delle oltre 3.500 Domus de Janas disseminate nel paesaggio sardo, ma anche l’impegno condiviso per la loro tutela e valorizzazione. Diciassette siti sono stati riconosciuti tra i 26 siti inseriti nel progetto “Arte e architettura della Sardegna preistorica. Le Domus de Janas”, proposto nel 2018 dal gruppo di lavoro coordinato dal CeSIM – Centro Studi “Identità e Memoria” e guidato dalla professoressa Giuseppa Tanda, faro guida di questa candidatura.

I 17 siti sono i seguenti:

Necropoli di Anghelu Ruju (Alghero)

Necropoli di Puttu Codinu (Villanova Monteleone)

Necropoli di Monte Siseri / S’Incantu (Putifigari)

Necropoli di Mesu e Montes (Ossi)

Necropoli di Su Crucifissu Mannu (Porto Torres)

Domus de Janas dell’Orto del Beneficio Parrocchiale (Sennori)

Domus de Janas della Roccia dell’Elefante (Castelsardo)

Parco dei Petroglifi (Cheremule)

Necropoli di Sant’Andrea Priu (Bonorva)

Necropoli di Sa Pala Larga (Bonorva)

Necropoli di Sos Forrighesos (Anela)

Necropoli di Ispiluncas (Sedilo)

Necropoli di Mandras / Mrandas (Ardauli)

Necropoli di Brodu (Oniferi)

Necropoli di Istevene (Mamoiada)

Parco Archeologico di Pranu Mutteddu (Goni)

Necropoli di Montessu (Villaperuccio)

Il Ministero della Cultura ha sostenuto fin dall’inizio la proposta ponendo attenzione particolare alle domus de Janas. Il finanziamento di 5 milioni di euro, di cui la Direzione Regionale Musei è ente attuatore, nasce da un progetto elaborato tenendo conto delle esigenze territoriali, a conferma del ruolo preminente del Ministero nella conservazione e tutela del patrimonio. Un lavoro condiviso che ha visto il coinvolgimento attivo delle Soprintendenze e il coordinamento del Segretariato Regionale; rientra nella misura “Grandi Progetti Beni Culturali”, dedicata al sostegno di iniziative di rilevanza nazionale, ed è stato presentato e approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni. Il riconoscimento UNESCO conferma il valore e la portata di questa iniziativa.

Il riconoscimento UNESCO non rappresenta un punto d’arrivo, ma l’inizio di una nuova fase. Una fase in cui sarà fondamentale il coinvolgimento sinergico di tutti gli attori istituzionali, per portare avanti in modo unitario un percorso di valorizzazione, conservazione e promozione di un patrimonio straordinario, che racconta la storia millenaria della Sardegna e della sua civiltà preistorica.

 

 

Ecco il servizio andato in onda sul TG3 con l’intervista dell’architetta Patrizia Luciana Tomassetti

Pagina aggiornata il 15/07/2025

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri